A Teatro: foto di Matrimonio alla Scala
Il teatro è un posto magico. Che permette di incontrare personaggi, in cerca del loro interprete ideale. Un palcoscenico dove tutto è possibile e lo stupore incontra la bellezza più pura. È quello che accade da sempre a La Scala, che non è un teatro qualsiasi ma Il Teatro. Luogo simbolo di Milano nel Mondo. Non è un caso se dopo la guerra gli abitanti della città hanno dato priorità alla sua ricostruzione, che ha preceduto quella di diverse abitazioni: per loro era troppo importante.
Realizzare foto del matrimonio a Milano alla Scala significa immergersi nella storia, nell’arte e nella bellezza. Camminare sui passi di Carla Fracci e Maria Callas, solo per citare due delle celebrità che hanno fatto la storia di questo luogo di cultura. Il fotografo si troverà a creare scatti dove cogliere lo stupore degli sposi, sia perché hanno finalmente realizzato il sogno di una vita, sia perché stupiti di essere in un ambiente così denso di emozioni. Un gioco di luci e sguardi, dove si potranno studiare pose interessanti, in una danza flessuosa che pare non finire mai. Proprio come la magia eterna del Teatro alla Scala.
Un po’ di storia
Il Teatro alla Scala viene costruito nel 1776 per volontà di Maria Teresa d’Austria e inaugurato nel 1778 con la rappresentazione de L’Europa Riconosciuta di Salieri. I palchi ampi e spaziosi diventano il luogo per eccellenza della nobiltà milanese che si ritrova, discute, tesse le fila di amori e persino rivalità. Il progetto porta una firma prestigiosa, quella dell’architetto per eccellenza dello stile neoclassico, Giuseppe Piermarini. Il nome “alla Scala” deriva dal luogo in cui viene edificato: la Chiesa di Santa Maria alla Scala.
Il loggione è dove avvengono le discussioni più animate, si disquisisce sugli interpreti e sulle qualità delle performance, si chiacchiera degli scandali. Il prestigioso corpo di ballo viene fondato anch’esso nel 1778 e rappresenta un esempio di multiculturalità, dal momento che ha visto la partecipazione dei migliori ballerini e coreografi internazionali. Capace di costruire e lanciare nel panorama mondiale giovani talenti di spessore come, nel presente attuale, Roberto Bolle. Valore indiscusso che riscuote anche l’Orchestra del Teatro alla Scala, la quale ha visto esibirsi i maggiori direttori di tutti i tempi, da Toscanini a Von Karajan fino a Muti e Chailly.
Al caffè: un punto di vista diverso sulla Scala
Il caffè è un luogo dove perdersi in una tazza di cioccolata calda, concedersi un bicchiere di vino oppure il semplice caffè. Chiamarlo bar, a Milano, sarebbe riduttivo. Alla Scala, comunque, ce ne sono ben quattro, situati in diversi punti dell’edificio nel foyer.
Non potranno mancare momenti come un brindisi alla salute della coppia, che festeggia in totale armonia, volendo con la vicinanza degli invitati più cari. Ma anche un caffè denso di complicità, dove le mani di lei incontrano quelle di lui, con le fede nuziali in evidenza.
Lo sviluppo a Milano dei primi caffè ha segnato il cambio di un’epoca, il passaggio a quella più moderna, fatta di idee, vivacità e discussioni dal confronto rispettoso e vivace. Non è forse questa l’essenza del matrimonio? Un caffè alla Scala diventa, quindi, il simbolo del nuovo inizio insieme.
Vicino alla Scala
Impossibile per un fotografo di matrimonio esperto resistere alla tentazione di realizzare degli scatti presso la piazza della Scala, sia prima sia dopo l’entrata a teatro. Il contrasto tra le foto negli ambienti chiusi e quelli all’aperto sarà idilliaco, dal momento che lo stile architettonico di base è sempre il neoclassico: eleganza allo stato puro.
Ci si può spostare poi alla Galleria Vittorio Emanuele, simbolo delle foto di un matrimonio a Milano, un passaggio pedonale coperto ed elegante. La scena in questo caso diventa dinamica: Milano mostra il suo lato social e spensierato. I colori si fanno più mossi e il fotografo potrà giocare con il movimento. Scatti che ricorderanno l’atmosfera festosa del matrimonio.
Si arriva finalmente al Duomo, con le sue guglie e il suo sapore antico. Un ritorno al sacro, presente, del resto, sì al Teatro alla Scala anche se in un modo molto diverso. Una nuova sfumatura per il giorno del matrimonio, che sembra quasi non dover finire mai.