Come fotografare gli abiti degli sposi d'estate

Come fotografare gli abiti degli sposi d'estate
04-07-2022

Ogni stagione ha la sua atmosfera, i suoi odori, i suoi amori potremmo dire. L’estate è particolare da questo punto di vista, non a caso c’è chi la ama profondamente, aspettando tutto l’anno e chi, invece, semplicemente non la sopporta.

È in estate che viene celebrata la maggior parte delle cerimonie. Non solo a giugno, ma anche a luglio, agosto e settembre. Mesi in cui il caldo si fa sentire e in cui, se da un lato si hanno le migliori condizioni per realizzare una cerimonia all’aperto, dall’altro ci si trova a fare i conti con un clima che può rivelarsi decisamente impegnativo.

Al centro delle foto del matrimonio, come in tutte le stagioni, del resto, trovano spazio gli sposi naturalmente, e in particolare i loro abiti sontuosi e meravigliosi. Come inquadrarli al meglio, così da realizzare un servizio fotografico memorabile e capace di rimanere impresso nella memoria? Ne parliamo in questo approfondimento.

La complessa relazione del fotografo con la luce estiva

L’importanza della luce nella fotografia è rinomata, soprattutto se si desidera realizzare scatti di assoluto livello come sono necessariamente quelli del matrimonio. I quali richiedono un professionista specializzato e non semplicemente quello che potremmo definire un buon fotografo. Questo perché le variabili interessate sono tante e particolari, incluse quelle inerenti ai vestiti degli sposi rispetto alla luce dell’estate.

Le luci speciali con cui rapportarsi per un fotografo di matrimoni sono in particolare quelle dell’alba e del tramonto. Fondamentale essere a conoscenza degli orari precisi, in relazione al posto e al giorno esatto della cerimonia. Per fare un esempio, se un matrimonio si celebra a Milano o a Trieste, la luce estiva sarà molto diversa, ancora di più durante i due estremi luminosi più belli. Un aspetto di cui tenere conto specialmente per le foto più complesse: quelle che hanno al centro gli sposi e i loro outfit.

Fotografare i vestiti degli sposi d’estate

D’estate la luce è intensa, calda, ma ha i suoi momenti d’ombra. Non vi ricorda, in maniera differente certo, un abito da sposa? I tessuti sono spesso pregiati, variegati, capaci di suscitare mille sfumature cromatiche allo sguardo, al tatto e persino al cuore.

Un punto di bianco non è mai uguale all’altro e un vestito interamente realizzato in seta non si rapporta con la macchina da presa come uno in pizzo, così come un modello a sirena, uno scivolato o la sempre apprezzata linea ad A. Ancora di più d’estate, quando tutto è più intenso.

Se poi la sposa opta per un abito colorato (rosso, per esempio, che è sempre molto di moda) a cambiare è l’intero paradigma adottato abitualmente. Considerando inoltre che in diversi eventi sono previsti per gli sposi due abiti, la situazione per il fotografo di matrimoni può diventare assolutamente elaborata, ma non per questo meno alla sua portata o divertente.

Un discorso che risulta valido non solo per l’outfit della sposa, ma anche per quello dello sposo, realizzato con tessuti pregiati e spesso cangianti, complice la trasformazione avvenuta nel mondo della moda grazie a Carlo Pignatelli. Il celebre stilista pugliese ha dato nuova rilevanza alla moda sposo, portando al centro della scena insieme alla donna anche l’uomo, un po’ come ha fatto Rudolf Nureyev nella danza classica, dove in precedenza si aveva un palcoscenico di elezione femminile.

Il fotografo di matrimoni si troverà a tenere testa a molteplici elementi, cosa che accade sempre, ma d’estate ancora di più. Soprattutto quando, come nel nostro caso, ha una specializzazione in un genere come il reportage fotografico matrimoniale, dove la spontaneità degli sposi si trova esaltata dalla tecnica perfetta e dall’istinto di chi sta dietro la macchina da presa.

Le ombre d’estate

Avete presente una partitura musicale? Qualsiasi sia il genere di musica che preferiate e che avete scelto come colonna sonora del vostro matrimonio, quello che vi fa palpitare non sono solo i suoni, ma soprattutto le pause.

Dosare i momenti di silenzio è fondamentale, per dare effetto a quello che viene espresso con l’armonia complessiva del suono. Un discorso che vale anche nella fotografia, dove il silenzio è rappresentato dalle ombre, la melodia dalle luci.

D’estate le ombre sono tanto intense quanto le luci e si riflettono attraverso non solo la location, ma soprattutto i vestiti degli sposi. Dosare e individuare con immediatezza i lati nascosti degli abiti, per il fotografo di matrimoni rappresenta aver colto il segreto con cui effettuare una fotografia perfetta. Scatti di matrimonio, a colori o in bianco e nero, che avranno ancora molto da dire, nel tempo. Proprio come riesce a fare ogni anno l’estate.


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